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Fondazione Palazzo Ducale Genova
dal 16 febbraio al 30 marzo 2022
Abbiamo dimenticato il mare, benché da miliardi di anni sia qui, ricopra il settanta per cento della superficie del nostro pianeta e rappresenti il luogo dell’origine della vita. La vita sulla Terra dipende, in tutti i sensi, dal mare: proviene dal mare e perdura in esso e grazie ad esso. Il mare è il più importante fattore di controllo del clima sulla Terra e uno dei due polmoni del pianeta che produce la metà dell’ossigeno presente nell’atmosfera grazie alla fotosintesi clorofilliana operata dal fitoplancton. E tuttavia, pensiamo noi stessi e il mondo a partire da un solo elemento, la terra, chiamiamo “Terra” il nostro pianeta e noi stessi “terrestri”.
In apparenza del tutto naturale, il pensiero legato alla terraferma è un costrutto culturale che oggi più che mai mostra tutti i suoi limiti. Il pensiero terrestre è un pensiero che traccia frontiere invalicabili, pensa per identità stabili, e per questo non è in grado di misurarsi con la complessità dei cambiamenti in atto: veloci, fluidi, imprevedibili. Terra è il nome del nostro desiderio di fondamento, stabilità, misurabilità razionale: è il nome di una realtà, e più precisamente, è la costruzione di una realtà che cerca in ogni modo di proteggersi dall’elemento fluido, in divenire, caotico dell’oceano.
Serve un cambio di paradigma: ripensare il mondo e la nostra esperienza del mondo a partire dal mare. Serve una rivoluzione copernicana che ripensi il mondo, il nostro essere-nel-mondo e la nostra esperienza del mondo, a partire dall’apertura cosmica del mare. Una filosofia del mare è una filosofia naturalistica che abbandona l’idea di Terra come suolo, terraferma, fondamento, e ripensa il tutto a partire dall’elemento oceanico, dall’Uno acquoreo in costante divenire in cui la vita è immersa e che porta l’antichissimo nome una divinità greca: Okeanós.
A cura di Simone Regazzoni
Incontri in programma:
Ѐ possibile seguire gli incontri anche in diretta streaming, sul canale YouTube di Palazzo Ducale
Ingresso libero, fino a esaurimento posti disponibili
Per partecipare è richiesto il green pass rafforzato, verificato attraverso la app nazionale Verifica C19